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Le basi del Football Americano

Estratto per concessione dal sito https://www.huddle.org/


Il football americano viene giocato da due squadre, ognuna con 11 giocatori in campo, che si affrontano per conquistare terreno e cercare di fare arrivare il pallone nella zona di meta, più propriamente detta END ZONE, della squadra avversaria.

Il campo di football è diviso in due metà, ognuna di 50 yards. Quindi il campo ha una lunghezza di 100 yards, alle quali si devono aggiungere altre 20 yards (10+10, cioè la lunghezza di ognuna delle due end zones); la larghezza invece è di 53 yards. Alle due estremità del campo, al termine delle end zones, sono situate le due porte, con forma ad U, che servono unicamente per i calci piazzati che in certe situazioni si verificano.

Le situazioni di gioco per una squadra sono tre: ATTACCO, DIFESA, e SPECIAL TEAM; ognuna di queste fasi è generalmente giocata da giocatori diversi. Nella situazione normale di gioco la squadra che è in attacco è quella in possesso di palla ed ha la possibilità di avanzarla cercando di guadagnare il maggior terreno possibile, con azioni di corsa o di passaggio. Contemporaneamente l’altra squadra si troverà in difesa e dovrà cercare di impedire ai propri avversari di guadagnare terreno.

La partita viene giocata in due tempi a loro volta suddivisi in due QUARTI per un totale di quattro quarti, ognuno della durata di 15 minuti semi-effettivi. A differenza del calcio dove il tempo non è effettivo (e quindi il cronometro scorre sempre anche a gioco fermo), oppure del basket dove c’è il tempo effettivo (e quindi il cronometro è sempre fermo se è fermo anche il gioco), nel football americano il tempo scorre – ovviamente – quando si sta giocando, e ci sono situazioni che lo fermano al termine dell’azione (es.: la palla che esce dal campo), mentre in altre il tempo continua a scorrere anche durante le pause del gioco.

Come detto, lo scopo è quello di segnare punti, facendo arrivare il pallone nella end zone avversaria; per fare questo la squadra in attacco ha a disposizione al massimo 4 tentativi o DOWNS per conquistare almeno 10 yards, calcolate a partire dal punto in cui è posizionato il pallone. Se si riesce a conquistare almeno queste 10 yards si ottiene il FIRST DOWN (primo down) e si hanno quindi altri 4 tentativi per fare altre 10 yards a partire dal punto in cui si è arrestato l’avanzamento del pallone alla fine dell’azione precedente. Se, invece, dopo 4 tentativi non si è riusciti a percorrere 10 yards, e quindi a raggiungere il primo down, il possesso del pallone passa automaticamente agli avversari. A questo punto i ruoli si invertono, la squadra che prima giocava in attacco giocherà in difesa, e quella che prima difendeva ora attaccherà, avendo a sua volta a disposizione 4 tentativi per percorrere 10 yards e così via.

Gli Special Teams entrano invece in gioco in situazioni particolari, in cui la squadra in attacco ritiene di utilizzare uno dei tentativi a sua disposizione (generalmente l’ultimo dei quattro a disposizione) per calciare lontano la palla. A seconda della distanza del pallone dalla porta avversaria, si può calciare un FIELD GOAL oppure un PUNT.

Il field goal (nella foto) non è altro che un calcio piazzato con il quale si cerca di calciare il pallone direttamente in mezzo ai pali della porta avversaria. Il punt, invece, si ha quando ci si trova troppo lontani dalla porta avversaria per tentare un field goal e non si è riusciti a guadagnare le fatidiche 10 yards dopo il terzo tentativo; in quel caso la squadra in attacco ha la possibilità di utilizzare il quarto dei suoi tentativi per effettuare un calcio libero ed allontanare il pallone dalla propria end zone: viene così a cederne il possesso agli avversari ma può però cercare di farne ripartire la fase di attacco il più lontano possibile.

Questo calcio può però essere ricevuto dagli avversari che, una volta ricevuto il pallone, hanno la possibilità di provare a ritornarlo (PUNT RETURN) cercando di guadagnare terreno per permettere poi al proprio attacco di partire da una posizione di campo più favorevole oppure, in casi particolarmente positivi, di segnare direttamente un touchdown durante l’azione di ritorno del punt.

Sono inoltre gli Special Teams che aprono la partita: infatti all’inizio del primo e del terzo quarto una delle due squadre calcia il calcio d’inizio (KICKOFF) con il pallone posizionato sulla linea delle proprie 30 yards, e la squadra che riceve ha poi la facoltà di ritornare il calcio (KICKOFF RETURN) cercando di avanzare il pallone il più possibile o persino di segnare un touchdown; al temine dell’azione la squadra che ha ritornato il kickoff (se non ha realizzato un touchdown direttamente sul ritorno) giocherà in attacco partendo dal punto in cui si è fermato l’avanzamento del pallone, mentre quella che ha calciato giocherà in difesa. Un kickoff viene inoltre calciato, oltre che all’inizio di ogni tempo, anche dopo ogni segnatura: cioè se una squadra realizza un touchdown oppure un field goal, nell’azione successiva deve calciare il kickoff restituendo così il possesso del pallone agli avversari.

Scopo della gare è segnare punti, cosa che può essere fatta in diversi modi. Se si riesce ad arrivare nella end zone avversaria, allora si segna il TOUCHDOWN (foto), che fa ottenere alla squadra che lo realizza 6 punti. Il touchdown dà anche diritto ad una possibilità aggiuntiva di segnare punti, che può concretizzarsi o nel punto addizionale (un calcio piazzato, che vale 1 punto), oppure rigiocando un’azione alla mano, a partire dalla linea delle 2 yards, che se va a buon fine fa ottenere 2 punti ed è per questo chiamata two point conversion.

Un altro modo di ottenere dei punti è poi con il field goal visto prima, che se viene realizzato (il calciatore deve indirizzare la palla tra i due pali della porta avversaria) vale 3 punti. Esiste poi un’altra possibilità di realizzare punti, ottendendo la cosiddetta SAFETY. Una safety si verifica quando un giocatore della squadra in attacco viene placcato mentre è in possesso di palla all’interno della propria end zone. In questo caso alla squadra che ha realizzato la safety, ovvero quella che giocava in difesa, vengono accreditati 2 punti ed inoltre ottiene anche il possesso di palla sulla successiva azione. Infatti la squadra che subisce la safety è obbligata a restituire il pallone agli avversari mediante un calcio libero dalla linea della proprie 20 yards.

Vince la partita, ovviamente, la squadra che al termine dei 60 minuti di gioco ha realizzato più punti. Se le due squadre dovessero trovarsi in parità al termine dei regolamentari, verrebbe giocato un overtime della durata massima di 15 minuti durante il quale vige la regola del “sudden death”, ovvero la squadra che per prima riesce a realizzare dei punti in qualsiasi modo vince la partita. Se nessuna delle due squadre dovesse segnare nei 15 minuti la partita verrebbe archiviata con il risultato di parità; l’eccezione, in questo caso, sono le partite di playoffs, dove, essendo necessario designare una squadra vincente, si andrebbe avanti ad oltranza finchè una delle due squadre non realizza una segnatura.